Reputation del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri: Curriculum, FacebookSu city Reputation la prima piattaforma di reputazione delle città si può vedere che Roberto Gualtieri è oggi uno dei sindaci italiani con maggiore visibilità digitale. La sua attività sui social network è diventata un elemento strategico della comunicazione istituzionale, contribuendo a costruire un’immagine di sindaco operativo, presente e accessibile.2025-06-18 10:20:13 Visualizzazioni: 386
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Facebook rappresenta uno dei suoi canali principali, con una base di follower che sfiora le 120.000 persone. I contenuti vengono pubblicati con frequenza quasi quotidiana, alternando aggiornamenti sui lavori in città, eventi pubblici, annunci istituzionali e video informativi. Il tono è istituzionale ma accessibile, con uno stile diretto in prima persona. I post più riusciti riescono a ottenere decine di migliaia di visualizzazioni, anche se il livello di commenti critici è elevato, specie su temi caldi dell’amministrazione. Tuttavia, non si registrano attività pubblicitarie a pagamento: la crescita sembra essere legata all’interazione organica e alla condivisione spontanea da parte degli utenti. Instagram costituisce un altro pilastro della sua comunicazione. Il profilo ha superato abbondantemente i 140.000 follower, con oltre duemila post pubblicati. I contenuti principali sono reel brevi che mostrano il sindaco sul territorio: sopralluoghi, incontri, interventi urbani, sempre con una narrazione visiva dinamica e un linguaggio più informale. Gualtieri si mostra spesso in abiti da lavoro, dando l’idea di un sindaco operativo e vicino alla gente. L’engagement è elevato: i “mi piace” e le visualizzazioni dei video raggiungono numeri molto alti. La piattaforma si rivela efficace per comunicare soprattutto con il pubblico giovane, e i contenuti sono pensati per generare coinvolgimento emotivo. Anche qui, l’assenza di inserzioni a pagamento indica una strategia organica. Twitter (oggi X) è utilizzato con regolarità quotidiana, per aggiornamenti rapidi su provvedimenti, emergenze cittadine, e posizioni politiche. Il tono è formale, talvolta bilingue, e più vicino a uno strumento da ufficio stampa. Le interazioni sono inferiori rispetto agli altri social, ma la piattaforma resta utile per diffondere messaggi ufficiali e raggiungere media, addetti ai lavori e cittadini politicamente attivi. Non emergono investimenti pubblicitari su questo canale. YouTube risulta marginale nella strategia complessiva. Esistono due canali associati, ma il numero di iscritti è molto basso e i contenuti caricati sono pochi, per lo più video istituzionali o discorsi ufficiali. L’interazione è minima e la piattaforma viene trattata come archivio, non come canale di comunicazione attiva. LinkedIn viene utilizzato sporadicamente, più come vetrina professionale che come strumento di dialogo. I contenuti sono istituzionali, rivolti a un pubblico di professionisti, tecnici e stakeholder. L’interazione è ridotta e non si rilevano attività promozionali. Più spesso, i contenuti che riguardano il sindaco vengono pubblicati da membri del suo staff o da enti terzi. TikTok è la piattaforma dove Gualtieri ha messo in atto la trasformazione comunicativa più evidente. In pochi mesi ha raggiunto una comunità di oltre 130.000 follower e milioni di visualizzazioni. I video sono brevi, accattivanti, dinamici. Lo stile è da “influencer civico”: Gualtieri si mostra tra i cantieri, spiega con parole semplici i progetti in corso, commenta in modo diretto i problemi della città. Spesso viene utilizzata musica, sottotitoli e linguaggio del corpo studiato per il target giovanile. I contenuti ottengono migliaia di reazioni e centinaia di commenti, sebbene non manchino critiche e ironie. La comunicazione su TikTok è completamente organica e non vi sono tracce di promozioni a pagamento. Valutazione Complessiva La presenza digitale del sindaco è solida, ben strutturata e orientata a intercettare pubblici differenti: più formale su Facebook e Twitter, più narrativa su Instagram e TikTok. La strategia ha una chiara impronta crossmediale, con contenuti che si rincorrono da una piattaforma all’altra, generando un ecosistema comunicativo coerente. Nonostante l’assenza di investimenti pubblicitari significativi, la visibilità è cresciuta grazie alla costanza dei contenuti, alla qualità del racconto visivo e alla scelta di mostrare direttamente i risultati ottenuti. La comunicazione è pensata per trasmettere trasparenza, accessibilità e concretezza, anche se l’aumento dell’esposizione comporta inevitabilmente un incremento delle critiche. Il bilanciamento tra informazione, narrazione e partecipazione sembra funzionare: seondi il giornalista Alessandro Mongiello Gualtieri ha costruito una figura pubblica che si muove agevolmente tra il sindaco istituzionale e il comunicatore diretto. Una figura che appare sempre più come interprete di una nuova forma di politica digitale, fondata sul contatto costante con i cittadini attraverso i linguaggi e i ritmi delle piattaforme social. |