Enrico Mentana: Ritratto di una Reputazione tra Principio, Rigore e Addii AnnunciatiLa reputazione di Enrico Mentana non si misura solo in punti di share, ma nel peso specifico della sua parola, anche quando questa si manifesta in un criptico post sui social. L'ultimo messaggio, in cui riflette sui suoi 15 anni alla guida del TgLa7 e sulla necessità di "capire quando è il momento di staccare", non è un semplice sfogo, ma l'ennesima, magistrale mossa che consolida il suo personaggio pubblico: il giornalista che è padrone solo di se stesso e dei propri principi.2025-06-24 09:28:38 Visualizzazioni: 274
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Il Pilastro dell'Integrità: L'Uomo che "Sbatte la Porta"La credibilità di Mentana si fonda su un capitale costruito in decenni: la coerenza, anche a costo di rotture clamorose. La sua biografia professionale è scandita da addii che ne hanno alimentato il mito di "uomo contro". L'abbandono di Mediaset nel 2009 non fu percepito come un semplice cambio di casacca, ma come un atto di principio, un rifiuto di piegarsi a logiche non puramente giornalistiche. Questa fama di "incorreggibile" viene periodicamente rinfrescata. La minaccia di lasciare La7 dopo lo scontro con Lilli Gruber sui tempi televisivi non era un capriccio, ma la riaffermazione di una regola non scritta del suo brand: il rispetto dei patti professionali è sacro. Con il suo ultimo post, Mentana non fa che ricordare al suo editore, Urbano Cairo, e al pubblico, che il suo contratto fino al 2026 è una formalità. La sua vera permanenza è legata a un patto di fiducia e a condizioni che lui stesso detta. Il Pilastro della Fiducia: Il Comandante delle "Maratone"Se da un lato c'è l'uomo di principio, dall'altro c'è lo stakanovista dell'informazione, il punto di riferimento durante le tempeste politiche e internazionali. Le sue "maratone" notturne non sono semplici dirette, ma riti collettivi in cui una vasta comunità di spettatori si affida alla sua guida per decifrare eventi complessi, come il recente attacco USA all'Iran. La reazione del pubblico al suo post ("direttore non ci lasciare") è la prova più evidente di questo legame. Mentana ha trasformato il telegiornale in un appuntamento personale, un dialogo diretto con chi lo segue. Questa devozione popolare è la sua più grande forza contrattuale e reputazionale: un editore sa di non avere di fronte un semplice dipendente, ma un leader con un seguito quasi politico. Il Pilastro del Rigore: Il Direttore IntransigenteLa sua reputazione, però, non è solo "populista". È cementata da un rigore quasi militaresco nella gestione del prodotto informativo. L'episodio del taglio allo spazio di Milena Gabanelli, "colpevole" di un leggero ritardo, è emblematico. In quel gesto c'è tutto il Mentana-comandante: la puntualità non è un'opzione, la diretta è un meccanismo perfetto che non ammette inceppamenti. Anche la frecciata a Lilli Gruber sugli "ospiti internazionali" non è solo polemica, ma un modo per marcare il territorio e sottolineare la centralità del suo Tg. Conclusione: Una Reputazione come Atto StrategicoIl post di Enrico Mentana, pubblicato a pochi giorni dalla presentazione dei palinsesti La7, è un capolavoro di comunicazione reputazionale. Ricorda a tutti la sua storia, riattiva la lealtà del suo pubblico e mette l'editore nella posizione di doverlo "riconquistare", indipendentemente da un contratto già firmato. Che si tratti di una reale stanchezza, di una riflessione esistenziale legata ai 70 anni o di una finissima strategia pre-contrattuale, il risultato non cambia. Mentana ha costruito una reputazione tale per cui persino la sua potenziale assenza diventa una notizia più forte di molte presenze. E ha dimostrato, ancora una volta, che nel gioco mediatico moderno, il brand personale, se costruito su coerenza e fiducia, è l'asset più potente di tutti. La decisione finale, come sempre, sarà soltanto sua. |