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Il Computer Quantistico e la Farmacia del Futuro Di Loredana Zambelli

Milano, Italia – La scoperta di un nuovo farmaco è un processo notoriamente lungo, costoso e irto di fallimenti. Per ogni molecola che arriva sugli scaffali di una farmacia, migliaia vengono scartate dopo anni di ricerca e miliardi di euro di investimenti. Questo paradigma, che ha dominato la farmacologia per un secolo, sta per essere stravolto da una rivoluzione tecnologica di portata epocale: il computer quantistico. Sfruttando le bizzarre ma potentissime leggi della meccanica quantistica, questi nuovi elaboratori promettono di accelerare la ricerca, progettare terapie oggi inimmaginabili e inaugurare una nuova era della medicina personalizzata.


2025-07-01 14:16:51 Visualizzazioni: 2002



 

 


 


Il Limite Classico: Perché Simulare una Molecola è Così Difficile


 


Al cuore della scoperta di un farmaco c'è la comprensione di come una molecola (il potenziale medicinale) interagirà con una proteina o un'altra macromolecola nel nostro corpo (il bersaglio biologico). Per prevedere questa interazione, i ricercatori usano supercomputer classici per simulare il comportamento delle molecole a livello atomico. Tuttavia, si scontrano presto con un muro invalicabile.


 


Una molecola, anche di medie dimensioni, è un sistema quantistico complesso. La posizione e l'energia dei suoi elettroni non sono valori fissi, ma un'intricata danza di probabilità. Descrivere accuratamente questo sistema richiede una potenza di calcolo che cresce in modo esponenziale con il numero di particelle. I computer classici, che operano con bit (0 o 1), sono costretti a usare pesanti approssimazioni, perdendo in accuratezza e fallendo nel prevedere con certezza il comportamento di molecole complesse. Questo li rende inadatti a progettare farmaci altamente specifici o a comprendere malattie legate a proteine mal ripiegate, come l'Alzheimer.


 


La Soluzione Quantistica: Sfruttare la Natura per Capire la Natura


 


Un computer quantistico non è semplicemente un computer classico più veloce; è una macchina che ragiona con lo stesso linguaggio della natura: la meccanica quantistica. Invece dei bit, utilizza i qubit, che grazie al principio di sovrapposizione possono esistere simultaneamente in più stati (0, 1 e infinite combinazioni intermedie). Inoltre, i qubit possono essere legati tra loro attraverso l'entanglement, un fenomeno che Einstein definì "azione spettrale a distanza", in cui lo stato di un qubit influenza istantaneamente quello di un altro, non importa quanto siano distanti.


 


Questa capacità di esplorare un vasto numero di possibilità contemporaneamente è la chiave di volta. Permette ai computer quantistici di:








  1. Simulare Molecole con Precisione Assoluta: Un computer quantistico può mappare lo stato di ogni elettrone di una molecola senza le approssimazioni richieste dai computer classici. Questo significa calcolare l'energia dello "stato fondamentale" di una molecola (la sua configurazione più stabile) e prevedere con esattezza come si legherà a un bersaglio proteico. Algoritmi ibridi quantistici-classici come il Variational Quantum Eigensolver (VQE) sono già oggi utilizzati per questo scopo su hardware quantistico emergente.




 





  1. Progettare Farmaci "a Tavolino": Anziché testare milioni di composti esistenti sperando di trovarne uno efficace (il cosiddetto high-throughput screening), i ricercatori potranno progettare la molecola perfetta ab initio. Potranno definire le proprietà desiderate – massima efficacia, minimi effetti collaterali – e lasciare che l'algoritmo quantistico calcoli la struttura molecolare ideale per raggiungere l'obiettivo.




 





  1. Accelerare lo Sviluppo e Ridurre i Costi: Simulando in modo più accurato l'efficacia e la tossicità di un farmaco candidato prima ancora di sintetizzarlo in laboratorio, le aziende farmaceutiche potranno ridurre drasticamente il tasso di fallimento nelle fasi pre-cliniche e cliniche, abbattendo tempi e costi che oggi si aggirano in media sui 10 anni e oltre 2 miliardi di dollari per farmaco.




Le Applicazioni Concrete: Dalle Terapie Oncologiche alla Medicina Personalizzata


Le implicazioni sono immense e toccano ogni branca della farmacologia. Aziende come Moderna stanno già collaborando con IBM per usare l'intelligenza artificiale e il calcolo quantistico per ottimizzare le terapie a mRNA. Startup innovative come Menten AI e Kvantify stanno sviluppando piattaforme che sfruttano algoritmi quantistici per progettare peptidi e piccole molecole per il trattamento di patologie complesse.


I primi settori a beneficiare di questa rivoluzione saranno quelli dove la complessità molecolare è cruciale:








  • Oncologia: Progettazione di farmaci chemioterapici più selettivi o di nuove molecole per la terapia fotodinamica, che si attivano solo quando colpite dalla luce.




 





  • Malattie Neurodegenerative: Comprensione del ripiegamento errato delle proteine ( protein misfolding) alla base di patologie come Alzheimer e Parkinson, aprendo la strada a farmaci in grado di correggerlo.




 





  • Medicina Personalizzata: Analisi del genoma di un paziente per simulare la sua risposta individuale a diversi farmaci, scegliendo la terapia più efficace e sicura per quella specifica persona, anziché un approccio "uguale per tutti".




 


Le Sfide e la Strada da Percorrerre


Nonostante l'enorme potenziale, la farmacia quantistica non è dietro l'angolo. La tecnologia è ancora agli albori. I computer quantistici attuali sono "rumorosi" (soggetti a errori a causa delle interferenze ambientali) e hanno un numero limitato di qubit stabili. La vera rivoluzione arriverà con i computer quantistici fault-tolerant (tolleranti agli errori), che secondo gli esperti potrebbero richiedere ancora dai 5 ai 15 anni di sviluppo.


Tuttavia, il fermento nel settore è palpabile. Le principali aziende farmaceutiche e le big tech stanno investendo massicciamente, e i progressi sono rapidissimi. L'era della scoperta dei farmaci basata su tentativi ed errori sta volgendo al termine. La farmacia del futuro non si limiterà a dispensare medicinali, ma parteciperà a un ciclo di cura in cui i farmaci saranno progettati con la precisione di un orologiaio, su misura per la biologia di ogni singolo individuo, grazie alla potenza dell'atomo messa al servizio della salute.