World-Check: Come cancellare i tuoi dati personali in sicurezzaWorld-Check è uno strumento ampiamente utilizzato per la valutazione del rischio e la due diligence, ma pone importanti sfide alla privacy. Scopriamo come gestire i dati personali e come richiedere la cancellazione dal database.2024-10-28 10:50:19 Visualizzazioni: 5
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Nell’era digitale, la protezione della privacy e la gestione della propria reputazione online sono questioni centrali per individui e aziende. Uno degli strumenti di controllo e verifica del rischio più utilizzati a livello globale è World-Check, un database gestito da Refinitiv (ex Thomson Reuters), che raccoglie informazioni su individui e organizzazioni per valutarne i potenziali rischi, con particolare riferimento a temi come il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Sebbene si tratti di un utile strumento per le aziende e le istituzioni finanziarie, l’inclusione dei dati personali in World-Check avviene spesso senza consenso, sollevando preoccupazioni etiche e legali in termini di protezione dei dati.
Che cos'è World-Check e perché è importante
World-Check è nato agli inizi del 2000 come strumento di risk intelligence, specializzato nell’identificazione di individui o entità che potrebbero presentare un rischio per istituti finanziari e organizzazioni governative. Il database si basa sull’utilizzo di Open Source Data, ovvero informazioni raccolte da fonti pubbliche in oltre 240 paesi e in 65 lingue. Tra le informazioni contenute in World-Check vi sono i dati anagrafici, alias, dati di cittadinanza, numeri identificativi (come il passaporto) e, in alcuni casi, anche dettagli su relazioni commerciali, legami con entità a rischio o precedenti legali.
Questi dati sono largamente utilizzati per valutare il rischio reputazionale e identificare persone politicamente esposte (PEP), nell’ottica di garantire la conformità normativa e prevenire possibili frodi. Tra i principali utilizzatori di World-Check troviamo istituti bancari, società assicurative, agenzie governative e forze dell’ordine, tutte entità che, per motivi di sicurezza e compliance normativa, necessitano di strumenti affidabili per valutare potenziali rischi.
Implicazioni dell’inclusione in World-Check
L’inclusione nel database di World-Check ha effetti potenzialmente negativi sulla reputazione di una persona o di un’azienda. Una segnalazione all’interno del database può comportare una serie di conseguenze, tra cui difficoltà nell’accesso al credito, ostacoli nell’apertura di conti bancari e persino limitazioni nelle relazioni commerciali. Il problema principale risiede nel fatto che l’inclusione nel database avviene in modo automatico e senza notifica all’interessato. Ciò significa che una persona o un’azienda possono essere incluse nel database senza averne consapevolezza, con il rischio di subire danni reputazionali e finanziari senza possibilità di difendersi in tempo reale.
Oltre ai rischi pratici, vi sono importanti questioni etiche legate all’uso di World-Check. La raccolta massiccia di dati personali e la loro inclusione in un database così ampio espongono gli individui al rischio di falsi positivi, ovvero casi in cui persone o aziende vengono erroneamente segnalate come potenzialmente pericolose. Questi errori possono derivare da interpretazioni errate delle fonti o da informazioni obsolete, e possono causare danni permanenti alla reputazione di chi è stato incluso erroneamente.
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Diritti degli individui e il ruolo del GDPR
Con l’entrata in vigore del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), la gestione dei dati personali ha subito importanti cambiamenti. Questo regolamento impone regole rigide per il trattamento dei dati, che devono avvenire con il consenso esplicito dell’interessato e in maniera trasparente. World-Check, pur essendo uno strumento di controllo del rischio utile per le aziende, spesso si trova al limite della legalità in quanto non sempre rispetta le disposizioni del GDPR riguardo al consenso informato. La normativa europea, infatti, stabilisce che ogni individuo ha il diritto di essere informato sulla raccolta e sull’uso dei propri dati personali, nonché di richiedere l’accesso, la rettifica e la cancellazione delle informazioni.
Gli individui inclusi in World-Check hanno il diritto di sapere se i propri dati sono presenti nel database e, in caso affermativo, di accedere a tali informazioni. È possibile farlo inviando una richiesta via email a contact@world-check.com, con la possibilità di farsi rappresentare da un legale. Questo permette all’interessato di ottenere un report completo sulle informazioni archiviate e di verificare se i dati sono aggiornati e accurati. Se i dati sono errati o non più attuali, gli interessati possono richiedere la loro correzione o, nei casi più gravi, la rimozione.
Come cancellarsi da World-Check
Il processo di cancellazione da World-Check è articolato e richiede una serie di passaggi precisi. La prima fase consiste nel verificare la propria presenza nel database utilizzando il modulo di contatto presente sul sito di World-Check. Una volta confermata l’inclusione, è necessario preparare la documentazione per avviare la richiesta di cancellazione. Tra i documenti da presentare vi sono:
1. Copia del documento d’identità
2. Procura per il legale incaricato (se si decide di affidarsi a un professionista)
3. Documentazione comprovante inesattezze o non attualità dei dati
Le richieste possono essere inviate direttamente a World-Check tramite email o tramite il Responsabile della protezione dei dati personali dell’azienda. In alcuni casi, World-Check può decidere di aggiornare i dati piuttosto che rimuoverli del tutto, pertanto è consigliabile agire anche sulle fonti originali dei dati.
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Rimozione delle fonti originali come strategia efficace
Una strategia alternativa, e spesso efficace, per ottenere la cancellazione da World-Check è quella di eliminare i dati dalle fonti originali utilizzate dal database. Poiché World-Check si basa su fonti pubbliche, rimuovendo le informazioni dai siti di origine è possibile ridurre la probabilità che queste vengano mantenute nel database. Per fare ciò, l’interessato può contattare i webmaster dei siti da cui provengono le informazioni, richiedendo la cancellazione sulla base dell’articolo 17 del GDPR, che sancisce il diritto all’oblio. Una volta rimosse le fonti, si può procedere con la richiesta di cancellazione a World-Check, dimostrando che le informazioni non hanno più fondamento.
Questioni etiche e trasparenza: un equilibrio difficile
World-Check rappresenta un caso esemplare di come il monitoraggio del rischio e la protezione dei dati possano entrare in conflitto. Da un lato, il database fornisce un’importante risorsa per la sicurezza e la conformità alle normative, ma dall’altro pone sfide significative in termini di trasparenza e privacy. Gli individui inclusi in World-Check spesso non sono a conoscenza di essere nel database e non hanno la possibilità di difendersi da errori o dati obsoleti. Questo compromette i principi di trasparenza del GDPR e alimenta il rischio di violazioni della privacy.
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Conclusione:
Gestire la propria impronta digitale è fondamentale in un contesto in cui i dati personali influenzano le opportunità e la reputazione di ciascuno. Cancellarsi da World-Check può essere complesso, ma è un diritto legittimo di chiunque voglia proteggere la propria privacy. Con un approccio strategico e una buona documentazione, è possibile tutelarsi da errori e falsi positivi. La collaborazione con esperti in reputazione digitale può agevolare questo processo e garantire un controllo maggiore sui propri dati. Cyber Lex, ad esempio, offre supporto a chi desidera gestire e proteggere la propria immagine online. Nel mondo digitale di oggi, salvaguardare la propria privacy richiede attenzione e azioni concrete: la gestione dei propri dati è uno degli aspetti più importanti della propria identità digitale. |