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Cosa fare quando si viene ricattati su Skype

Purtroppo può succedere di finire in truffe attraverso le varie piattaforme social, tra cui anche skype.
Di solito si parte da qualche “like” su un post o commento, per poi passare rapidamente in chat privata: e lì, in maniera anche abbastanza rapida, la ragazza dimostra interesse e la voglia di proseguire la conoscenza su Skype. Altre volte l’approccio parte direttamente su Skype, con una richiesta di aggiungere un nuovo contatto, e qualche frase di circostanza ben calibrata. Il resto è ovvio: il gioco sexy che viene proposto si basa sulla ragazza che improvvisa uno spogliarello per il suo partner per portarlo a compiere un’azione compromettente, dall’essere nudi alle pratiche sessuali esplicite. Da questo momento, scatta la trappola: senza tante cerimonie, la ragazza avvisa di avere registrato tutto con la sua webcam, magari di essere minorenne, di informare la polizia e gli amici della vittima, a meno che non si paghi immediatamente una cifra per scongiurare il rischio. Il più delle volte la mente va in corto circuito: l’eccitazione, la sensazione del proibito, l’essere colti di sorpresa e la sola immaginazione di dover dare spiegazioni a moglie ed amici, porta a cedere.
La fase successiva del ricatto su Skype è quella di dimostrare che si fa sul serio. La ragazza infatti, pubblica su YouTube il video registrato di nascosto. E il malcapitato vede online le sue immagini oscene. Spesso il titolo del video è estremamente offensivo o addirittura si appoggia alla parola, in questo caso magica, “pedofilo “, per mandare totalmente nel panico la vittima. “Mario Rossi, si masturba con una bambina” o “Sesso pedofilo di Mario Rossi”. In realtà non è nemmeno necessario essersi lasciati andare ad atti osceni. Basta un corpo nudo o una voce di donna che pronuncia il nome, per ottenere la “resa” e il pagamento. In questa fase le azioni procedono molto velocemente, per non dare il tempo di pensare e di agire, e anche con tutta la buona volontà di avvertire le autorità, il terrore di passare per criminali e pedofili, sembra bloccare tutte le vie di uscita.
Esistono alcuni casi in cui la vittima si trova a metà strada fra il pagare e il non pagare. La tentazione è forte, ma rimane il sospetto che sia tutta una montatura o che anche pagando le cose non cambieranno.
Ecco perché i criminali, dopo il ricatto e il video, rincarano la dose. Aspettano qualche giorno, per inviare presso i contatti o la mail della vittima una sedicente comunicazione della polizia o dei carabinieri.
In questo caso le autorità, avvertite del reato, minaccerebbero multe, sanzioni e l’arresto citando, più o meno precisamente, il codice di legge e la norma violata. Si tratta ovviamente di una ulteriore “spinta” per ottenere il pagamento e avviluppare del tutto la vittima.

La cosa più importante nei primissimi momenti è quella di raccogliere i dati, dovete eseguire degli screenshot.
Per farlo basta abbassare la barra delle notifiche per trovare la funzione di screenshot dello schermo. Ora registrate foto di tutti i profili social e Skype dell’aggressore. Soprattutto l’immagine del profilo, il nome. Registrate anche le parti più salienti della conversazione, specie dove vi si chiede esplicitamente di partecipare ad un gioco sexy.
Cercate di registrare anche le coordinate Skype del criminale. La prima cosa è il Nome Skype, immediatamente visibile, ma ancora più importante lo Skype ID, che è diverso e molto più utile per l’identificazione. Per visualizzarlo dovete cliccare sulla foto del profilo del vostro interlocutore. Immediatamente sotto all’immagine nel rotondo e al nome, troverete l’ID da registrare.
Ovviamente cercate di registrare anche gli altri profili social con cui siete stati contattati all’inizio. In particolare non limitatevi al nome e cognome, ma cercate di salvare l’URL del suo profilo per una identificazione più netta.
Ora che avete raccolto tutte le indicazioni, potete fare qualcosa di più. Potete fingere di cedere al ricatto e cercare di farvi dare le coordinate su cui versare i soldi. I criminali ovviamente non vi forniranno mai nè un IBAN bancario, nè i dettagli di una carta su cui accreditare, ma vi indicheranno certamente di depositare i vostri soldi su circuiti come Western Union o Money Gram per poterli ritirare in contanti. Cercate di ottenere e segnatevi il codice identificativo MTCN. Questo servirà a capire la loro posizione geografica, e per la polizia postale, può essere utile a identificare il “gruppo” criminale di appartenenza.
Adesso è giunto il momento di bloccare in ogni modo il criminale. Bloccatelo subito su Skype, su Facebook e su Messenger, ma anche su Whatsapp. Mettete il loro numero in lista nera sul vostro cellulare e non accettate nessun tipo di contatto da loro per nessun’altro motivo. Bloccarli significa far capire loro che non riceveranno mai e poi mai i soldi che erano stati richiesti, e soprattutto che se anche pubblicassero il materiale online, non potrebbero nè comunicarvelo nè fare ulteriori pressioni. Questo è fondamentale, per reagire al meglio.
Potreste essere tentati di tenere tutto nel silenzio, ma in questo caso potete e dovete giocare d’anticipo. Avvertite i vostri contatti tramite un post su Facebook o un Tweet o anche con un messaggio su Skype stesso, che siete stati colpiti da un virus, o che c’è stato un accesso non autorizzato al vostro profilo.
In questo modo li preparerete a contenuti strani che riguardino il vostro nome. E nel caso, verranno classificati come falsi che non vi riguardano. Ovviamente devono essere messaggi volatili, e non post su blog che possano rimanere indicizzati nei motori di ricerca. Pensate a tutte le persone che vi interessano e che non dovrebbero ricevere tali informazioni, e preparateli prima.
L’ultima cosa da fare, in ordine di tempo, è monitorare la vostra reputazione online. Potete attivare Google Alert con il vostro nome, per essere informati tempestivamente di qualsiasi risultato vi possa riguardare.
Inoltre cercate nelle piattaforme come YouTube e Daily Motion se esiste qualche contenuto che vi riguarda. Nella gran parte dei casi basta una segnalazione circostanziata per rimuovere il contenuto.
Se invece la situazione è più complicata o temete di non avere la situazione pienamente sotto controllo, rivolgetevi a degli esperti che sono in grado di eseguire un controllo a tappeto su tutta internet e conoscono le tecniche più avanzate per ripulire la vostra reputazione online.







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